Doc, su Google non ci sono medici e questo è un grosso problema per la società. Perché?

23 Febbraio 2021 - Categotia: articoli

Doc, su Google non ci sono medici e questo è un grosso problema per la società. Perché?

Pochi giorni a Capodanno ed avevo un dolore lancinante. Pensavo fossero calcoli (o forse lo erano).

Vado in pronto soccorso per ben due volte in 15 giorni e non contento, due settimane dopo, altra carrellata di dolori lancinanti dopo aver bevuto due birre.

Allorché penso possa essere appendicite e seguono visite dal medico generale, pareri, ecc.

Esce fuori: “colite”.

Ovviamente cosa faccio? Apro Google e cerco: “Colite sintomi”, “colite cura”, “colite causa”.

E qui il grande problema:

Non ho trovato nei primi 8 risultati di ricerca nessun articolo scritto a due mani da un medico specializzato.
Gli unici articoli che ho trovato erano di proprietà di siti generalisti ed in buona parte anche poco affidabili.
Va bene… puoi pensare… magari sono comunque scritti da medici!
Eh, ti devo dire di no. Nessuna firma in fondo. Nulla di nulla.

Allorché la domanda sorge spontanea: chi ha scritto questi articoli parlando di problematiche così delicate e particolari?
Dove si sta informando la gente? Cosa sta leggendo?

Ma anche: perché succede questo? (E cosa andrebbe invece fatto)?

Succede questo perché il mercato medico fa gola.
A molti.
E tra questi “molti” ve ne sono tanti che non dovrebbero esserci.

Perché fa gola?
Perché ci sono migliaia di utenti pronti a spendere qualsiasi cifra per la propria salute. Migliaia di persone che giornalmente digitano robe come:
“insufficienza respiratoria cause”.
“dolore basso ventre”.
” riconoscere tumore al ******”.

Una volta ho visto al PRIMO posto un articolo che cercava di vendere delle suole da scarpa partendo dalla keyword: “difficoltà respiratorie rimedi”.
No, non sto scherzando. C’era un pappone di testo lunghissimo che alla fine cercava di convincere i poveri “avventori” della veridicità della tesi sostenuta (adesso non ricordo il presunto filo logico che legava il rimedio delle solette da scarpa alle difficoltà respiratorie). Ma non mi stupirei comunque che un buon numero di persone abbia abboccato inserendo il proprio numero di carta di credito.

Questo enorme problema è anche di difficile soluzione. Purtroppo credo passeranno anni (anche se devo dire che l’Humanitas si sta muovendo veramente bene in questo senso, saturando tanti termini di ricerca con articoli autorevoli e veritieri) prima che il problema sia definitivamente risolto.

È una sorta di loop o cane che cerca di mordersi la coda, se vogliamo.
Perché?

Perché le persone che cercano informazioni in internet sulle patologie aumentano di giorno in giorno ma i medici per forza di cose sono (almeno in buona parte dei casi) TOTALMENTE all’oscuro di quelle che sono le materie digitali ed in più non hanno molto tempo di scrivere articoli sul proprio blog o sul proprio sito o anche se il tempo potrebbero averlo, data la poca sapienza in materia, non lo reputano importante.

Il risultato è che nell’80% dei casi, alle ricerche di persone affette dalle più disparate sintomatologie, corrispondono informazioni totalmente fuorvianti o addirittura truffe ai danni del loro portafogli.

Come si può ovviare a questo grandissimo problema?

Innanzitutto è indispensabile formare i nuovi (cosiddetti millenials) medici ma anche i “vecchi” all’utilizzo del digitale; fornendo loro il minimo set di competenze richiesto per caricare contenuti veritieri ed esaustivi su Internet, delegando magari la parte tecnica alle agenzie specializzate.

In secondo luogo sarebbe buona pratica denunciare tutti quei casi ambigui di presunta frode ai danni di soggetti in cerca di informazioni in ambito sanitario su internet.

Pensi che il problema non riguardi te direttamente?
Per leggere quanto scritto qui probabilmente sei un medico. Sappi che sei l’unico che può mettere a disposizione il proprio background e, con un piccolo investimento di tempo, ovviare pian piano a questo problema.

Vuoi fatto un esempio ancora più eclatante?
Una volta ho visto vendere una presunta “bevanda innovativa” a persone disperate per i propri cari allettati al reparto di oncologia.

Come hanno fatto queste persone ad entrare in contatto con questi soggetti che vendevano questa “bevanda innovativa”? (che se non ricordo male era a base di Aloe vera).

Naturalmente, cercando su internet qualcosa come
“rimedi tumore al….”
“tumore al….. cura”
Ecc.

Anche tu trai, secondariamente, un beneficio dalla scrittura di articoli veritieri e veramente informativi su Internet.
Il tuo beneficio, dottore, è quello di essere più visibile e farti trovare dalle persone che cercano i sintomi, le cause, le cure delle patologie in cui sei specializzato.

Il che non è da poco ed è una tecnica oramai ampiamente utilizzata dai medici USA.

Valerio, DocDigitale.



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