Chi sono i medici che vendono materassi?
26 Febbraio 2021 - Categotia: articoli
Leggi bene queste tre frasi perché è quello che sta succedendo nel settore sanitario negli ultimi anni:
All’aumentare delle opportunità, aumenta la concorrenza.
All’aumentare della concorrenza è indispensabile fare la pubblicità.
All’aumentare della pubblicità (e della concorrenza) aumenta la qualità per il consumatore ma diminuiscono i margini (ed aumentano) i costi per gli offerenti.
Per farla più semplice: se in una strada invece di un dentista ce ne sono 4, è chiaro che ognuno di loro vuol portare l’acqua al proprio mulino e tenderà a fare più pubblicità. Spendendo di più e guadagnando meno.
Cosa c’entra questo col settore medico?
Molto semplice in realtà:
Ad oggi i ragazzi hanno molte più opportunità rispetto a 60, 50 ma anche 30 anni fa. Se prima buona parte della popolazione giovanile doveva andare a lavorare a 18 anni se no non si metteva nulla sotto i denti, ad oggi col miglioramento delle condizioni economiche generali, quasi tutti possono permettersi quei 7/8 anni di totale improduttività economica per studiare e formarsi. Questo vuol dire più studenti e, indirettamente, più laureati e quindi… più dottori.
In una parola: più concorrenza nel settore. Non a caso negli ultimi anni si torna a parlare sempre più spesso di abolizione del numero chiuso nelle facoltà di medicina e odontoiatria. E prima o poi lo aboliranno, sicuro (lo so stai storcendo il naso ma ti garantisco succederà come è già successo con la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica e delle ferrovie).
Quindi: più laureati, più dottori, più concorrenza. Semplice.
Ad oggi questo fenomeno della “concorrenza massiva” lo stiamo già vivendo nel settore dentistico (ma succederà anche negli altri settori). Facci caso e se non ti sei accorto, ti do una mano a renderti conto:
Vai su Groupon e cerca le offerte dei dentisti.
Vai su Facebook e (se non ti passa la pubblicità dei dentisti) ti basta andare nelle pagine Facebook dei migliori dentisti o delle migliori catene in franchising per vedere le “offerte” del mese.
Cioè, ma stiamo vendendo materassi?
Io capisco che il dentista deve “portare la pagnotta a casa”, capisco che al giorno d’oggi c’è tantissima concorrenza nel settore e capisco anche che c’è una riduzione dei consumi dovuta all’effetto coronavirus ma… stiamo pur sempre parlando di un settore delicato e di un servizio ultra-specialistico.
Non possiamo assolutamente andare a venderlo come fossero materassi in TV, con lo sconto urlato a squarciagola, il bonus se compri entro un’ora ed il regalino per te se porti un amico.
Ora, non sto dicendo che siffatte tecniche di vendita siano sbagliate, per carità ma…
Ci sono modi e modi per presentare un offerta in modo molto più “dignitoso” per un settore colmo di competenze specialistiche quale quello medico.
Quindi, si, è assolutamente corretto che il medico debba farsi “pubblicità” (nel mercato americano è prassi consolidata e non possiamo evitare succederò anche qui anzi… sarà sempre peggio) ed è assolutamente corretto che il medico metta in atto tutta quella serie di “azioni” volte a farsi conoscere di più e a portare più pazienti nello studio medico (perché ricordati che il tuo tempo vale e che non puoi assolutamente avere 1 o 2 pazienti in un intera mattinata).
Si, è tutto giusto ma… non svendiamoci in fiera. Non andiamo a metterci in quei portali in cui “sbiancamento dei denti a 18 euro ed in regalo una ************** se prenoti entro tre minuti e diciotto secondi!!!!”
Ci sono modi molto (ma molto) più professionali, più etici, più elaborati di farsi conoscere, di mostrare le proprie competenze, di far capire ai pazienti della propria città quanto si è bravi senza andare ad urlare al mondo che stai facendo sconti del 70%.
Se non lo avessi capito, ti sto dicendo di mandare a quel paese chiunque ti dica di fare quel tipo di pubblicità commerciale per il tuo studio medico. Non si fa. Punto.